Dopo la sconfitta dell’impero ottomano nella I guerra mondiale, il trattato di Sèvres accettato dal sultano (Mahmud VI) aveva ridotto il territorio dell’impero a un’esigua zona intorno agli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, mentre il resto del paese era stato smembrato in zone affidate a varie potenze occidentali. Contro le durissime condizioni imposte dai vincitori e contro l’occupazione greca di parte dei territori reagirono i nazionalisti turchi, che intrapresero una guerra per l’indipendenza del loro paese, opponendosi alla capitolazione del sultano. In questa lotta si distinse un giovane capitano, Mustafa Kemal, che divenne un eroe nazionale con le sue molteplici vittorie, distinguendosi per non aver mai riportato sconfitte. Egli riuscì a liberare completamente la Turchia a dispetto dell’opposizione interna, abolì il potere della dinastia ottomana e proclamò la Repubblica, di cui fu eletto Presidente, con il nome di Ataturk (“padre dei Turchi”).
La rivoluzione kemalista non si limitò alla forma dello stato, ma si estese anche a tutti i settori della vita pubblica e privata: Ataturk sottopose la società turca ad un rapido processo di modernizzazione, che unì un nazionalismo laicista all’occidentalizzazione economica e istituzionale. L’Islam cessò di essere religione di stato, furono introdotti codici di legge di ispirazione occidentale, fu imposto il passaggio dalla scrittura araba (inadatta alla lingua turca) all’alfabeto latino, già nel 1934 venne concesso il voto alle donne (il suffragio universale maschile era di dieci anni prima); nelle campagne furono cancellati i resti del feudalesimo e l’industrializzazione ricevette un notevole impulso con il concorso determinante dello stato.
Presidente della Turchia fino al 1938 (l’anno della sua morte), Ataturk si può dire a tutti gli effetti l’eroe nazionale del paese e il creatore della moderna Turchia. Nel 1981 è stato celebrato il centenario della sua nascita; la dottrina kemalista, base della repubblica turca, non è mai stata seriamente messa in discussione nel paese.
Turismo: negli ultimi anni, la Turchia è diventata una delle maggiori destinazioni in Europa. Con il rapido sviluppo di luoghi di villeggiatura invernali ed estivi, sempre più persone ora possono apprezzare la storia, la cultura e le bellezze della Turchia. Veleggiare nel Mediterraneo, fare trekking sui Tauri, cavalcare nei villaggi di montagna, sciare sull’UluDag, sull’Erciyes (L’Argeo) e Palandoken oppure andare in acqua scooter sulla costa egea dà la grande opportunità di apprezzare un nuovo genere di “quattro stagioni”: non quelle di Vivaldi ma quelle del’ amichevole e ospitale popolo di questo paese unico.
Agricoltura: ricopre un ruolo molto importante nell’economia turca. I principali prodotti sono grano, riso, cotone, tabacco, nocciole, e frutta. Si allevano soprattutto ovini; inoltre la Turchia è uno dei maggiori produttori mondiali di lana e cotone.
Il progetto dell’Anatolia sudorientale (GAP): il GAP è un progetto di sviluppo integrato dai molteplici obiettivi, comprensivo di dighe, centrali idroelettriche, canali di irrigazione, in costruzione tra i fiumi Eufrate e Tigri. La Diga di Ataturk inclusa nel progetto si colloca tra le prime 10 dighe del mondo.
Risorse naturali: i principali minerali estratti sono carbone, cromo, ferro, rame, bauxite, marmo e zolfo. ;
Industria: l’industria alimentare, metallurgica tessile e siderurgica (automobili e macchinari agricoli) si sta sviluppando rapidamente.
Marmara, Egeo e coste del Mediterraneo : Queste coste hanno un tipico clima mediterraneo con estati calde e inverni miti. La stagione del nuoto è più breve sulle coste settentrionali.
Marmara ed Egeo Settentrionale : Da Giugno a Settembre
Egeo Meridionale e Mediterraneo : Da Aprile ad Ottobre
Mar Nero : clima temperato con estati calde, inverni miti e precipitazioni frequenti.
Anatolia Centrale : clima tipico della steppa con estati caldi e secche e inverni freddi.
Anatolia Orientale : inverni lunghi, freddi e nevosi, con estati miti.
Anatolia Sudorientale : estate calda con inverni miti e piovosi.
Temperature medie delle principali regioni, espresse in gradi centigradi :
(°C)
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Gen |
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Mar |
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Mag |
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Lug |
Ago |
Set |
Ott |
Nov |
Dic |
ANTALYA |
10 |
11 |
13 |
16 |
20 |
25 |
28 |
28 |
25 |
20 |
15 |
12 |
IZMIR |
9 |
10 |
11 |
16 |
20 |
25 |
28 |
27 |
23 |
18 |
15 |
10 |
ISTANBUL |
5 |
6 |
7 |
12 |
16 |
21 |
23 |
23 |
20 |
16 |
12 |
8 |
TRABZON |
6 |
6 |
7 |
11 |
15 |
20 |
22 |
22 |
19 |
15 |
12 |
9 |
ANKARA |
0 |
1 |
5 |
11 |
16 |
20 |
23 |
23 |
18 |
13 |
8 |
2 |
ERZURUM |
-9 |
-7 |
-3 |
5 |
11 |
15 |
19 |
20 |
15 |
9 |
2 |
-5 |
DIYARBAKIR |
2 |
2 |
8 |
14 |
19 |
26 |
31 |
31 |
25 |
17 |
10 |
4 |
La Repubblica Turca è una democrazia parlamentare, laica e pluralista.L’organo principale è L’Assemblea nazionale,eletta dal voto di tutti i cittadini che abbiano compiuto i 19 anni. La nazione è governata dal Consiglio dei Ministri, presieduto dal Primo Ministro (che è in genere il capo del partito con la maggioranza dei seggi in Parlamento). Il Presidente della Repubblica ha funzioni esclusivamente di rappresentanza.
La Turchia è stata a lungo membro della OECD, l’Organizzazione di Cooperazione Economica del mar Nero, ed è un paese membro della Nato.
La moneta nazionale è la Lira Turca (TL). Il valore oscilla parecchio nel’ arco dello stesso anno. Ed è dovuto alla forte inflazione esistente.
I tassi di cambio sono pubblicati quotidianamente. Eurocheques e i Travelers Cheques sono accettati sempre; tutte le carte di credito, come AMEX, Visa, Euro Card, Master Card, Diner’s Club sono accettate quasi dovunque.
Tempo locale : GMT +1 ora
Elettricità : 220 volts AC in tutta la Turchia
Acqua di rubinetto : Non sicura
Pesi e misure : Sistema metrico decimale
Musica popolare : la musica popolare turca dal vivo, che è nata nelle steppe dell’Asia, è in forte contrasto con la sofisticata musica classica turca della corte Ottomana. Fino a tempi recenti, la musica popolare non veniva scritta e le tradizioni venivano mantenute in vita dagli “asiklar” (trovatori). Ben diversa dalla musica popolare è anche la musica militare ottomana, ora eseguita dalla “mehter takimi” (Banda dei Giannizzeri) ad Istanbul, che ebbe origine in Asia Centrale ed è suonata con timpani, clarinetti, cimbali e campanelli. La musica mistica dei Dervisci Rotanti (Mevleviler) è dominata dal suono ossessivo del flauto (ney) e si può ascoltare a Konya durante il festival di Mevlana in Dicembre.
Danze popolari : ogni regione in Turchia ha il suo costume tradizionale e le sue speciali danze popolari. Sono elencate qui sotto le più note:
Horon : questa danza del mar Nero è danzata solo da uomini, vestiti in nero con guarnizioni d’argento. I ballerini si tengono sottobraccio e si muovono alle vibrazioni del “kemence” (una forma primitiva di violino).
Kasik Oyunu : La danza dei cucchiai è ballata da Konya a Silifke e consiste di danzatori e danzatrici gaiamente vestiti che tengono in mano e fanno risuonare coppie di cucchiai di legno a ritmo di musica.
Kilic Kalkan : la danza della spada e dello scudo di Konya rappresenta la conquista ottomana della città. È ballata solo da uomini, abbigliati con l’antica uniforme militare ottomana da battaglia, che danzano al suono di spade e scudi, senza accompagnamento musicale.
Zeybek : in questa danza dell’Egeo, danzatori maschi vestiti con abiti colorati, chiamati “efe” (briganti) simboleggiano coraggio ed eroismo.
Eroi popolari
Nasreddin Hoca : Un saggio umorista di Aksehir, del 13mo secolo. Le sue battute di spirito sono conosciute in tutta la Turchia e sono diventate proverbiali.
Karagoz : un altro burlone che sarebbe vissuto a Bursa nel 14mo secolo, ora immortalato come marionetta nel teatro delle ombre.Karagoz è un rude uomo del popolo che usa il suo umorismo licenzioso per avere la meglio sul suo amico spaccone, Hacivat. Le marionette sono fatte di pelle lucida di colori allegri e sono proiettate su uno schermo bianco.
Yunus Emre : il filosofo-poeta del 13mo secolo è una delle ricchezze nazionali della Turchia. I suoi temi base sono l’amore universale, l’amicizia, la fratellanza, e la giustizia divina. La sua scrittura limpida e pura esprime profondi significati e sebbene egli sia vissuto oltre 700 anni fa il suo pensiero è ancora moderno e vivo.
Koroglu : poeta popolare del 15mo secolo, Koroglu fu un modello per i suoi contemporanei e un eroe del suo tempo. Le sue avventure sono state cantate per secoli con prestigio e vigore e forse oggi con più interesse che mai. Egli difese l’ideale dell’aiuto senza condizioni per i poveri e gli emarginati e fu un campione della lotta contro il controllo illimitato e la prepotenza dei governanti.
Sport tradizionali
Yagli gures : la “lotta unta” è lo sport nazionale turco e ogni anno, in Luglio, si tiene a Kirkpinar , Edirne, il campionato di lotta. La lotta è resa più difficile dal fatto che i lottatori si spalmano di olio d’oliva.
Cirit Oyunu : il “gioco del giavellotto”di equitazione spericolata è uno sport in cui giavellotti di legno sono scagliati da cavalieri di squadre avversarie per guadagnare dei punti. Il gioco è diffuso soprattutto nella Turchia Orientale. Inoltre si possono vedere a Selcuk (Izmir) la lotta dei cammelli, e ad Artvin una specie di tauromachia.
Ospitalità : l’ospitalità è la pietra angolare del modo di vita turco. In armonia con le prescrizioni coraniche e la spontanea gentilezza di comportamento, i Turchi sono ospiti generosi e cortesi. Anche per il più povero dei contadini è un punto d’onore trattare il suo “misafir” (ospite) nel modo migliore possibile. L’ospitalità è spinta a tal punto che il forestiero spesso se ne sente sopraffatto, dopo essere stato rimpinzato di cibo e bevande per ore senza riuscire a dire di no, e finisce per ferire i sentimenti del suo ospite. Oltre a preoccuparsi del benessere materiale del loro ospite, i Turchi fanno grandi sforzi per conversare, indipendentemente dalle barriere linguistiche. Gli appartenenti alla classe media urbanizzata turca parlano per lo più una lingua europea, ma anche le persone meno istruite si sforzano efficacemente di farsi capire.
Caffè : anche il più piccolo paesino turco ha il suo caffè o “kahvehane”, dove gli uomini si riuniscono per chiacchierare, sorseggiare il caffè e giocare al gioco nazionale della “tavla” (backgammon). Soprattutto a Istanbul, si possono ancora vedere fumatori di narghilè, cioè di pipe ad acqua.
Bagni turchi : a causa dell’importanza attribuita alla pulizia dalla società turca, ci sono stati bagni pubblici (“hamam”) in Turchia fin dal Medioevo. Ci sono bagni separati per uomini e per donne o, quando c’è un solo edificio nella città, sono stabiliti giorni differenti o diverse ore del giorno. Dopo essere entrati nello “hamam” e aver lasciato i vestiti nello spogliatoio, ci si avvolge in un asciugamano (“pestemal”) e si va al “gobektasi”, una larga pietra riscaldata dove si suda e si viene strofinati e massaggiati. Se il caldo stanca troppo, ci si può ritirare in una stanza più fresca per un po’. Questo modo di fare il bagno è molto rinfrescante e i vecchi bagni di marmo sono molto interessanti anche dal punto di vista architettonico.
Fare acquisti fa parte del divertimento di un viaggio in Turchia e la grande varietà dell’artigianato turco rende impossibile resistere. Oltre agli oggetti di fattura moderna, si possono trovare anche opere di artigianato tradizionale provenienti dai villaggi. Ci sono parecchi oggetti di uso pratico per la casa e la cucina, così come oggetti decorativi, anche nello stile turco tradizionale. La maggior parte dei visitatori della Turchia non riesce a trattenersi dall’acquistare qualcosa. Gli oggetti più popolari tra i viaggiatori sono ovviamente i tappeti, ma sono molto ricercati anche la roba di pelle o scamosciata, vari oggetti in rame, bronzo, argento, ceramica onice, la famosa schiuma di mare turca, così come anche pezzi d’artigianato e ricami.
In Turchia la pelle e la pelle scamosciata sono particolarmente importanti e sono usate per ogni tipo di abito per altri oggetti come borse, cinture e scarpe, a un prezzo che stupisce e soddisfa il visitatore. Negli ampi negozi delle città principali, si possono trovare abiti da donna, pantaloni, giacche fatti di pelle di grande qualità. Se si vuole qualcosa di più inusuale, ci sono i narghilè, cioè le pipe ad acqua, oppure perché non comprare un set di backgammon e imparare il gioco nazionale turco? L’unica difficoltà nel fare shopping in Turchia sarà riuscire a scegliere tra centinaia di offerte tentatrici.
Vale la pena di andare in Turchia solo per curiosità gastronomica? Sì, eccome. La cucina turca è famosa in tutto il mondo ed ha tutta la varietà di un’antica cucina imperiale, che propone i piatti tradizionali del passato centroasiatico rinnovati dall’incontro con l’Egeo. La accurata preparazione a partire da semplici ingredienti esalta il gusto di ciascuno in modo che non manca mai di essere apprezzato. La varietà è molto grande e va da un gran numero di minestre ad una stupefacente varietà di antipasti (“meze”), seguiti da piatti di carne e di pesce. Poi ci si concede una pausa, per ammirare i famosi dolci e sfoglie (borek) turche, prima di concludere con un caffè turco.
Tutti i piatti turchi sono preparati con ingredienti freschi. Il paese produce una grande varietà di frutta e verdura, e anche la sua varietà di pesce è notevole, visto che è circondato dal mare su tre lati.
Tra le bevande alcoliche, ci sono la leggera birra turca, vini eccellenti e il “raki”, il trasparente liquore nazionale fatto con l’anice, che diventa azzurrino con l’aggiunta di acqua, traendone il nomignolo popolare di “latte di leone”. Bere raki è un rito a sé stante, ed è tradizionalmente accompagnato dalla degustazione di “meze” (antipasti). Dovunque si vada, ci si vede offrire il famoso caffè turco o tè turco nei caratteristici bicchierini. Anche l’acqua minerale in bottiglia si trova dovunque e facilmente.
Specialmente nelle grandi metropoli come Istanbul, Ankara e Smirne, si possono trovare facilmente anche ristoranti che offrono cucina italiana, cinese, russa, giapponese, francese, coreana, svizzera e tedesca.
Un consiglio? Nel periodo che segue la grande festa islamica, va provato il famoso dolce chiamato “Asure”, chiamato anche “dell’arca di Noè” per la quantità dei suoi ingredienti, a base di ceci, fagioli, grano e frutta secca.
La ricetta:
Zuppa di Yoghurt (3 persone)
4 cucchiai di yoghurt bianco non dolce, intero
1 uovo
un cucchiaio di farina
due cucchiai di riso per minestra
4 bicchieri d’acqua
un cucchiaio di burro
un pizzico di menta
Mescolare lo yoghurt con l’uovo crudo e poi con la farina, aggiungere una presa di sale e il riso. Infine diluire con l’acqua e far cuocere prima a fuoco vivace finchè non tenda a bollire, poi a fuoco lentissimo, mescolando sempre o molto spesso, per evitare che l’uovo si divida. Cuocere per circa quaranta minuti, ottenendo una minestra cremosa ma non troppo spessa. Dopo la cottura, non servire subito, ma lasciar riposare per una mezz’oretta. Servire la minestra in tavola aggiungendo nel piatto di ciascun commensale un cucchiaino di burro bollente, fuso a fuoco alto con un pizzico di menta.